
approssimando bonariamente sono quasi 40 anni che vivo tra chirurgia, ricerca, fellowship, pazienti, colleghi, studi medici, congressi,
sale operatorie, cliniche, ambulatori
e mi sono chiesto cosa ho imparato da tutto questo?
Sono sempre le persone con cui ci confrontiamo
ad essere il centro della nostra attività.
Non giudico mai un paziente con arroganza intellettuale,
perchè così si arriva facilmente all’errore, la parola magica è empatia,
per riuscire a sentire ciò che sente il paziente.